INTUIZIONE E DIAGNOSI CLINICA: UN’ANTICA FORMA DI CONOSCENZA AL SERVIZIO DELL’UOMO
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INTUIZIONE E DIAGNOSI CLINICA: UN’ANTICA FORMA DI CONOSCENZA AL SERVIZIO DELL’UOMO
INTUIZIONE E DIAGNOSI CLINICA: UN’ANTICA FORMA DI CONOSCENZA AL SERVIZIO DELL’UOMO
Vengono presentate le linee guida di una ricerca, al momento nella fase di start up, che tende a verificare la possibilità per l’individuo di acquisire conoscenza di un fenomeno prescindendo dal ragionamento logico-argomentativo. In sostanza se è possibile conoscere per intuizione, categoria estremamente sfuggente della quale, forse, si può affermare con certezza solo che consiste nell’”In-Tuor”, ossia della capacità di “volgersi verso”, capacità che consentirebbe appunto una forma di conoscenza immediata, una percezione diretta che non richiede l’attivazione degli ordinari meccanismi cognitivi. Senza trascurare i lavori di E. De Bono sul pensiero laterale e quelli di C. G. Jung sull’inconscio collettivo la ricerca si ispira alla teoria elaborata da P. McLean e conosciuta come “cervello uno e trino”. Che, come è noto, ipotizza la formazione del cervello umano attraverso l’evoluzione di tre formazioni anatomiche e funzionali principali sovrappostesi ed integratesi: ossia, cervello rettiliano (Protorettiliano, R-complex), mammaliano antico (Paleomammaliano, Sistema Limbico) e mammaliano recente (Neomammaliano).
L’obiettivo della ricerca è allora quello di verificare se, con riferimento a certe particolari professioni che richiedono, nella fase del problem solving, l’adozione di scelte immediate ha, o meno, un ruolo la conoscenza per intuizione. La dimensione da noi privilegiata è quella medico-sanitaria nella quale, come è noto, la capacità di assumere decisioni “in tempo reale”, nella cruciale fase della diagnosi, può risultare, in non pochi casi, determinante per la stessa sopravvivenza fisica. La ricerca, al momento, è, come già detto, nella sua fase iniziale.
CLINICAL DIAGNOSIS AND INTUITION: AN ANCIENT KNOWLEDGE SOURCE IN THE SERVICE OF MAN
Inside this kind of pioneering studies, are been presented some guidelines of research, currently in the startup phase, which tends to check the possibility for the individual to acquire knowledge of a phenomenon apart from the logical-argumentative thought. Basically, the problem concerns if it’s possible to know by intuition, an extremely elusive category of which, perhaps, we can say with certainty that consists in “in-Tuor”, i.e. the ability to "turn toward" capacity, that would allow just a form of immediate knowledge, a special kind of “insight” that does not require the activation of ordinary cognitive mechanisms. Without neglecting the works of E. De Bono's lateral thinking and the collective unconscious by C. G. Jung, the current research is inspired by the theory developed by P. McLean, best known as the “triune brain theory”. Which, as is known, suggests the formation of the human brain through evolution of three main functional and anatomical structures that overlap and complement each others: i.e., the reptilian brain (Proto-reptilian, R-complex), old mammalian (Paleomammaliano, Limbic System) and recent mammalian (Neomammaliano).
The research objective is therefore to assess whether, with reference to certain specific professions that requires, at the problem solving’s phase, the adoption of immediate choices, would play, or not, a role the suggested knowledge by intuition. The aforementioned researchers have decided to focus on the medical care’s dimension in which, as it’s known, the ability to take decisions in "real time", the crucial stage of the diagnosis could be, in many cases, essential to decide on the same physical survival of the patient. The research, at the moment is, as already said, in its initial phase.
Serino, Vinicio (Siena, Italy)
antropologo, docente Università di Siena; vicepresidente
International Institute Humankind Studies, Firenze
D’Anza, Mariano (Siena, Italy)
antropologo, Siena; membro della International Institute for
Humankind Studies, Firenze
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