COMUNICARE AL PAZIENTE UNA DIAGNOSI A PROGNOSI INFAUSTA
Pagina 1 di 1
COMUNICARE AL PAZIENTE UNA DIAGNOSI A PROGNOSI INFAUSTA
COMUNICARE AL PAZIENTE UNA DIAGNOSI A PROGNOSI INFAUSTA
Una buona comunicazione fra medico e paziente implica non solo un’informazione corretta, comprensibile ed adeguata al livello culturale del paziente, ma anche capacità di ascolto, di relazione basata su fiducia, stima e collaborazione, fino ad una vera e propria empatia.
Negli ultimi tempi la posizione del paziente di fronte alla malattia si è spostata da un ruolo di ricevitore passivo di cure a quello di protagonista attivo nel processo di diagnosi e cura. Il medico sta abbandonando la posizione paternalista, derivata dall'antica medicina di Ippocrate, secondo la quale solo lui, con la sua autorità, decideva in quanto unico portatore di conoscenza.
Si va, invece, sempre più sviluppando la dottrina del principio di autodeterminazione, prevista dal Nuovo Codice Deontologico del Consenso Informato, secondo cui il paziente è visto come parte attiva nel processo di decisione sulle indagini diagnostiche e sulle terapie.
Nelle situazioni in cui si tratta di comunicare notizie particolarmente tragiche come una diagnosi di malattia a prognosi infausta o l’assenza di terapie efficaci, ma anche la diagnosi di una malattia cronica e/o debilitante anche se non necessariamente mortale, la difficoltà di comunicazione diventa particolarmente manifesta e potrebbe non essere sufficiente per un medico affidarsi alla sua spontaneità o alla sua esperienza. Poiché è sempre più indispensabile la capacità da parte del medico di fornire un supporto psicologico e di saper affrontare non solo la componente emotiva del paziente, ma anche la propria, egli avrà sempre più la necessità di apprendere adeguate tecniche di comunicazione che gli permetteranno di superare la difficoltà di dire al paziente la verità senza distruggergli la speranza e la voglia di vivere e di lottare per la vita.
COMMUNICATION OF A DIAGNOSIS TO A PATIENT WITH POOR PROGNOSIS
Good communication between doctor and patient requires not only an accurate information, understandable and appropriate to the cultural level of the patient, but also listening skills, relationship based on trust, respect and collaboration, until to a real empathy.
Recently, the position of the patient before the disease has moved from a role of passive receiver of care to active participant in the process of diagnosis and treatment. The doctor is leaving the paternalistic position, derived from the ancient Hippocrates’ medicine, where only he, with his authority, decided as the only source of knowledge.
It is however increasingly developing the doctrine of self-determination, as provided by the New Code of Ethics of Informed Consent, that the patient is seen as an active part in the process of decision on diagnostic tests and treatments.
In the situations where it is particularly tragic news to communicate as a diagnosis or prognosis of disease in the absence of effective therapies, but also the diagnosis of a chronic illness and/or debilitating but not necessarily fatal, the difficulty of communication becomes particularly manifested and may not be sufficient for a physician to rely on his spontaneity or his experience. Since it is increasingly necessary by the physician the ability to provide a psychological support and to be able to address not only the emotional component of the patient, but also his own, he will increasingly need to learn appropriate communication techniques, that will enable him to overcome difficulty of telling the patient the truth and not destroy his hope and the will to live and fight for life.
Cardellicchio, Salvatore (Florence, Italy)
medico chirurgo, pneumologo, Azienda
Ospedaliero-Universitaria di Careggi, Firenze
Una buona comunicazione fra medico e paziente implica non solo un’informazione corretta, comprensibile ed adeguata al livello culturale del paziente, ma anche capacità di ascolto, di relazione basata su fiducia, stima e collaborazione, fino ad una vera e propria empatia.
Negli ultimi tempi la posizione del paziente di fronte alla malattia si è spostata da un ruolo di ricevitore passivo di cure a quello di protagonista attivo nel processo di diagnosi e cura. Il medico sta abbandonando la posizione paternalista, derivata dall'antica medicina di Ippocrate, secondo la quale solo lui, con la sua autorità, decideva in quanto unico portatore di conoscenza.
Si va, invece, sempre più sviluppando la dottrina del principio di autodeterminazione, prevista dal Nuovo Codice Deontologico del Consenso Informato, secondo cui il paziente è visto come parte attiva nel processo di decisione sulle indagini diagnostiche e sulle terapie.
Nelle situazioni in cui si tratta di comunicare notizie particolarmente tragiche come una diagnosi di malattia a prognosi infausta o l’assenza di terapie efficaci, ma anche la diagnosi di una malattia cronica e/o debilitante anche se non necessariamente mortale, la difficoltà di comunicazione diventa particolarmente manifesta e potrebbe non essere sufficiente per un medico affidarsi alla sua spontaneità o alla sua esperienza. Poiché è sempre più indispensabile la capacità da parte del medico di fornire un supporto psicologico e di saper affrontare non solo la componente emotiva del paziente, ma anche la propria, egli avrà sempre più la necessità di apprendere adeguate tecniche di comunicazione che gli permetteranno di superare la difficoltà di dire al paziente la verità senza distruggergli la speranza e la voglia di vivere e di lottare per la vita.
COMMUNICATION OF A DIAGNOSIS TO A PATIENT WITH POOR PROGNOSIS
Good communication between doctor and patient requires not only an accurate information, understandable and appropriate to the cultural level of the patient, but also listening skills, relationship based on trust, respect and collaboration, until to a real empathy.
Recently, the position of the patient before the disease has moved from a role of passive receiver of care to active participant in the process of diagnosis and treatment. The doctor is leaving the paternalistic position, derived from the ancient Hippocrates’ medicine, where only he, with his authority, decided as the only source of knowledge.
It is however increasingly developing the doctrine of self-determination, as provided by the New Code of Ethics of Informed Consent, that the patient is seen as an active part in the process of decision on diagnostic tests and treatments.
In the situations where it is particularly tragic news to communicate as a diagnosis or prognosis of disease in the absence of effective therapies, but also the diagnosis of a chronic illness and/or debilitating but not necessarily fatal, the difficulty of communication becomes particularly manifested and may not be sufficient for a physician to rely on his spontaneity or his experience. Since it is increasingly necessary by the physician the ability to provide a psychological support and to be able to address not only the emotional component of the patient, but also his own, he will increasingly need to learn appropriate communication techniques, that will enable him to overcome difficulty of telling the patient the truth and not destroy his hope and the will to live and fight for life.
Cardellicchio, Salvatore (Florence, Italy)
medico chirurgo, pneumologo, Azienda
Ospedaliero-Universitaria di Careggi, Firenze
Argomenti simili
» PRESA IN CARICO, DA PARTE DEL PEDIATRA DI FAMIGLIA, DEL PAZIENTE CON MALATTIA RARA
» INTUIZIONE E DIAGNOSI CLINICA: UN’ANTICA FORMA DI CONOSCENZA AL SERVIZIO DELL’UOMO
» La contenzione nella cura del paziente psichiatrico prima e dopo la legge 180/1978, abstract
» IL RUOLO DELLO PSICOLOGO NELLA DIAGNOSI E NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO
» INTUIZIONE E DIAGNOSI CLINICA: UN’ANTICA FORMA DI CONOSCENZA AL SERVIZIO DELL’UOMO
» La contenzione nella cura del paziente psichiatrico prima e dopo la legge 180/1978, abstract
» IL RUOLO DELLO PSICOLOGO NELLA DIAGNOSI E NEL TRATTAMENTO DEI DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Dom Dic 30, 2012 11:57 am Da Irene Battaglini
» EXHIBITION "RADICI DI FIUME"- QUADRI DI IRENE BATTAGLINI POESIE DI ANDREA GALGANO
Mar Dic 11, 2012 11:28 am Da Polo Psicodinamiche
» GLI ARGINI DELLA PAROLA DI ANDREA GALGANO
Ven Dic 07, 2012 3:02 pm Da Polo Psicodinamiche
» INIZIATIVE DI SOSTEGNO ALLE PROFESSIONI-DICEMBRE 2012
Lun Dic 03, 2012 2:48 pm Da Polo Psicodinamiche
» PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI ANDREA GALGANO "ARGINI", FIRENZE-GIUBBE ROSSE- 8 DICEMBRE 2012 ore 17
Mar Nov 27, 2012 10:11 pm Da Polo Psicodinamiche
» LE TERZINE PERDUTE DI BIANCA GARAVELLI
Mer Nov 21, 2012 5:44 pm Da Andrea Galgano
» ADVANCE BOOKING 30.11.2012
Lun Nov 19, 2012 4:04 pm Da Polo Psicodinamiche
» IL DISTURBO AFFETTIVO, ANSIA E DEPRESSIONE 23-24-NOVEMBRE 2012
Lun Nov 19, 2012 3:57 pm Da Polo Psicodinamiche
» LA VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA NELLA SINDROME CEREBELLARE
Dom Nov 18, 2012 6:17 pm Da Polo Psicodinamiche