COSA VUOL DIRE ESSERE BORDERLINE?
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COSA VUOL DIRE ESSERE BORDERLINE?
COSA VUOL DIRE ESSERE BORDERLINE?
Fin dalla sua introduzione nel lessico psichiatrico, la sindrome Borderline ha ottenuto un'enorme quantità di letteratura clinica, teorica e scientifica, un ammontare che indica, in realtà, la nostra difficoltà a comprendere il fenomeno. Vorremmo sollevare e discutere alcune questioni, senza la pretesa di sapervi rispondere. Il Borderline è una solida struttura di personalità, come propone la scuola strutturale, o è un fenomeno fluttuante che emerge nell'interfaccia terapeutica, come alcuni autori intersoggettivisti suggeriscono? Si tratta di un fenomeno neuro-socio-emozionale, che evolve dalla mancanza di un'appropriata relazione con gli altri significativi in un'età cruciale per un bambino portatore di un danno neurologico? O forse è una forma cronica di disturbo post-traumatico da stress complesso, che ipoteticamente origina per lo più da un abuso sessuale nell'infanzia? Il fenomeno Borderline rappresenta un difetto nelle relazioni oggettuali e nell'uso di meccanismi di coping primitivi e disadattivi, o forse il Borderline è una manifestazione di processi cognitivi distorti che portano alla misinterpretazione della realtà tramite l'uso di costrutti mentali idiosincratici? Mentre questa lista di spiegazioni teoriche non è esaustiva né mutualmente esclusiva, possiamo procedere oltre alla questione principale del trattamento. Parallelamente all'indagine già menzionata sugli approcci esplicativi del fenomeno Borderline, ci sono numerosi approcci al trattamento, finora nessuno si è dimostrato significativamente superiore agli altri, e molto probabilmente ognuno coglie vari aspetti della sindrome. Presenteremo la nostra ricerca come puro materiale clinico al fine di illustrare alcune delle intricate questioni menzionate sopra ed alcuni aspetti di complessità del fenomeno Borderline.
WHAT IS IT TO BE A BORDERLINE?
Since its introduction to the psychiatric lexicon, the Borderline syndrome had won an enormous amount of clinical, theoretical, and scientific literature, an amount which indicates, actually, our difficulty to comprehend the phenomenon. We would like to raise and discuss some questions, without pretending an ability to answer them. Is a Borderline a solid structure of personality, as the structural school proposes, or is it a flowing phenomenon which emanates in the therapeutic interface, as some inter-subjective authors suggest? Is it a neuro-socio-emotional phenomenon, which evolves from lack of appropriate relatedness of significant others in a crucial age to a neurologically harmed infant? Or maybe it is a chronic form of complex post-traumatic stress disorder, which hypothetically originates principally from a sexual abuse in childhood? Is the Borderline phenomenon represents a defect in object relations and use of primitive and maladjusted mechanisms of coping, or maybe the Borderline is a manifestation of a distortion in cognitive processes which lead to misinterpretation of reality through use of idiosyncratic mental constructs? And while this list of theoretical explanations is not exhaustive nor mutually exclusive, we may proceed further to the paramount issue of treatment. Parallel to the aforementioned survey of explanatory approaches to the phenomenon of Borderline, there are numerous approaches to treatment, so far none has proved to be significantly superior to others, and most likely each invests in various aspects of the syndrome. We will present our own research as well as clinical material in order to highlight some of the intricate issues above mentioned and some of the complexities of the Borderline phenomenon.
Bar-El, Juan (Haifa, Israel)
Acre Community Mental Health Clinic, Fligelman (‘Mazra’)
Psychiatric Hospital, Haifa, Israel; chairman of the Israelic branch of WADP
Tsvi, Gil (Hadera, Israel)
Annafa Institute of Psychotherapy, Haifa. Western Galilee Community
Mental Health Clinics, Fligelman (‘Mazra’) Psychiatric Hospital, Acre; Latin
Community Mental Health Clinic for Children, Umm-Al-Fahem; Amit Institute,
Hadera, Israel
Fin dalla sua introduzione nel lessico psichiatrico, la sindrome Borderline ha ottenuto un'enorme quantità di letteratura clinica, teorica e scientifica, un ammontare che indica, in realtà, la nostra difficoltà a comprendere il fenomeno. Vorremmo sollevare e discutere alcune questioni, senza la pretesa di sapervi rispondere. Il Borderline è una solida struttura di personalità, come propone la scuola strutturale, o è un fenomeno fluttuante che emerge nell'interfaccia terapeutica, come alcuni autori intersoggettivisti suggeriscono? Si tratta di un fenomeno neuro-socio-emozionale, che evolve dalla mancanza di un'appropriata relazione con gli altri significativi in un'età cruciale per un bambino portatore di un danno neurologico? O forse è una forma cronica di disturbo post-traumatico da stress complesso, che ipoteticamente origina per lo più da un abuso sessuale nell'infanzia? Il fenomeno Borderline rappresenta un difetto nelle relazioni oggettuali e nell'uso di meccanismi di coping primitivi e disadattivi, o forse il Borderline è una manifestazione di processi cognitivi distorti che portano alla misinterpretazione della realtà tramite l'uso di costrutti mentali idiosincratici? Mentre questa lista di spiegazioni teoriche non è esaustiva né mutualmente esclusiva, possiamo procedere oltre alla questione principale del trattamento. Parallelamente all'indagine già menzionata sugli approcci esplicativi del fenomeno Borderline, ci sono numerosi approcci al trattamento, finora nessuno si è dimostrato significativamente superiore agli altri, e molto probabilmente ognuno coglie vari aspetti della sindrome. Presenteremo la nostra ricerca come puro materiale clinico al fine di illustrare alcune delle intricate questioni menzionate sopra ed alcuni aspetti di complessità del fenomeno Borderline.
WHAT IS IT TO BE A BORDERLINE?
Since its introduction to the psychiatric lexicon, the Borderline syndrome had won an enormous amount of clinical, theoretical, and scientific literature, an amount which indicates, actually, our difficulty to comprehend the phenomenon. We would like to raise and discuss some questions, without pretending an ability to answer them. Is a Borderline a solid structure of personality, as the structural school proposes, or is it a flowing phenomenon which emanates in the therapeutic interface, as some inter-subjective authors suggest? Is it a neuro-socio-emotional phenomenon, which evolves from lack of appropriate relatedness of significant others in a crucial age to a neurologically harmed infant? Or maybe it is a chronic form of complex post-traumatic stress disorder, which hypothetically originates principally from a sexual abuse in childhood? Is the Borderline phenomenon represents a defect in object relations and use of primitive and maladjusted mechanisms of coping, or maybe the Borderline is a manifestation of a distortion in cognitive processes which lead to misinterpretation of reality through use of idiosyncratic mental constructs? And while this list of theoretical explanations is not exhaustive nor mutually exclusive, we may proceed further to the paramount issue of treatment. Parallel to the aforementioned survey of explanatory approaches to the phenomenon of Borderline, there are numerous approaches to treatment, so far none has proved to be significantly superior to others, and most likely each invests in various aspects of the syndrome. We will present our own research as well as clinical material in order to highlight some of the intricate issues above mentioned and some of the complexities of the Borderline phenomenon.
Bar-El, Juan (Haifa, Israel)
Acre Community Mental Health Clinic, Fligelman (‘Mazra’)
Psychiatric Hospital, Haifa, Israel; chairman of the Israelic branch of WADP
Tsvi, Gil (Hadera, Israel)
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