Che cos'é la Mediazione Familiare
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Che cos'é la Mediazione Familiare
INTRODUZIONE ALLA MEDIAZIONE FAMILIARE
La mediazione familiare nasce in un contesto storico culturale in cui spesso la responsabilità genitoriale e la costituzione di una coppia come famiglia non vanno di pari passo.
La mediazione familiare per mantenere il ruolo di genitori nonostante la separazione della coppia, si propone come nuova risorsa volta a favorire i genitori in conflitto durante la fase della separazione o divorzio.
L’obbiettivo della mediazione è quello di una riorganizzazione familiare volta alla co-genitorialità ovvero, il percorso di mediazione deve avere lo scopo di salvaguardare la responsabilità genitoriale in presenza dei figli soprattutto se minori.
La mediazione familiare è una disciplina trasversale che prende spunto dalla giurisprudenza, dalla sociologia scienza che indaga gli effetti e le cause dei fenomeni della società in rapporto con l’individuo (in questo contesto inteso come componente della famiglia) e il gruppo (in questo contesto la famiglia).Ritroviamo inoltre conoscenze proprie della Psicologia, che studia il comportamento degli individui e i loro processi mentali, in riferimento alle dinamiche interne dell’individuo, i rapporti che intercorrono tra quest’ultimo e l’ambiente, il comportamento umano ed i processi mentali che intercorrono tra gli stimoli sensoriali e le relative risposte. Tali conoscenze da parte del mediatore sono finalizzate all’utilizzo di tecniche specifiche per la negoziazione del conflitto
La Mediazione è un percorso in cui un terzo imparziale è sollecitato dai genitori ad aiutarli a gestire le difficoltà emotive ed organizzative propri della frattura del legame coniugale, presentandosi quindi come uno spazio di incontro in un ambiente neutrale, nel quale la coppia diventa protagonista nella gestione del conflitto orientando le risorse ad un dialogo funzionale per la riorganizzazione familiare. La mediazione offre alla coppia la possibilità di negoziare le questioni relative alla propria separazione, sia negli aspetti relazionali, sia in quelli economici. Il mediatore infatti si troverà ad affrontare sia gli aspetti emotivi , come l’affidamento dei figli, continuità genitoriale ecc; sia aspetti più materiali come divisione dei beni determinazione dell’assegno familiare ecc.
Il conduttore unico della mediazione è un esperto nella gestione dei conflitti, è imparziale e non da giudizi. Il suo compito consiste nell’aiutare la coppia a riaprire i canali di comunicazione interrotti dal conflitto, lontano da una logica che vuole sempre un vincitore e un perdente. Ponendosi in una posizione neutrale, il mediatore non giudica l’adeguatezza delle proposte dei genitori e non fornisce la risposta ai problemi, ma si limita a favorire forme di collaborazione stimolando i partner nell’esplorazione di soluzioni innovative e personalizzate.
I genitori sono incoraggiati dal mediatore ad elaborare in prima persona gli accordi che meglio rispondano ai bisogni di tutti i membri della famiglia, con particolare riguardo all’interesse dei figli.
La Mediazione si pone l'obiettivo di rendere la coppia protagonista e responsabile nella gestione del conflitto in un'ottica di continuità genitoriale.
Intraprendere un percorso di mediazione è utile in tutte le fasi del percorso di separazione e divorzio poiché si adatta alle diverse tipologie di coppie, come ad esempio le coppie in crisi dove uno dei due coniugi è deciso a separarsi mentre l’altro no, oppure coppie separate di fatto con problematiche legate all’affidamento dei figli e/o al versamento degli alimenti. Il conduttore La mediazione familiare può essere esercitata all'interno di istituzioni pubbliche e private e attraverso l'attività libero professionale.
La mediazione familiare per mantenere il ruolo di genitori nonostante la separazione della coppia, si propone come nuova risorsa volta a favorire i genitori in conflitto durante la fase della separazione o divorzio.
L’obbiettivo della mediazione è quello di una riorganizzazione familiare volta alla co-genitorialità ovvero, il percorso di mediazione deve avere lo scopo di salvaguardare la responsabilità genitoriale in presenza dei figli soprattutto se minori.
La mediazione familiare è una disciplina trasversale che prende spunto dalla giurisprudenza, dalla sociologia scienza che indaga gli effetti e le cause dei fenomeni della società in rapporto con l’individuo (in questo contesto inteso come componente della famiglia) e il gruppo (in questo contesto la famiglia).Ritroviamo inoltre conoscenze proprie della Psicologia, che studia il comportamento degli individui e i loro processi mentali, in riferimento alle dinamiche interne dell’individuo, i rapporti che intercorrono tra quest’ultimo e l’ambiente, il comportamento umano ed i processi mentali che intercorrono tra gli stimoli sensoriali e le relative risposte. Tali conoscenze da parte del mediatore sono finalizzate all’utilizzo di tecniche specifiche per la negoziazione del conflitto
La Mediazione è un percorso in cui un terzo imparziale è sollecitato dai genitori ad aiutarli a gestire le difficoltà emotive ed organizzative propri della frattura del legame coniugale, presentandosi quindi come uno spazio di incontro in un ambiente neutrale, nel quale la coppia diventa protagonista nella gestione del conflitto orientando le risorse ad un dialogo funzionale per la riorganizzazione familiare. La mediazione offre alla coppia la possibilità di negoziare le questioni relative alla propria separazione, sia negli aspetti relazionali, sia in quelli economici. Il mediatore infatti si troverà ad affrontare sia gli aspetti emotivi , come l’affidamento dei figli, continuità genitoriale ecc; sia aspetti più materiali come divisione dei beni determinazione dell’assegno familiare ecc.
Il conduttore unico della mediazione è un esperto nella gestione dei conflitti, è imparziale e non da giudizi. Il suo compito consiste nell’aiutare la coppia a riaprire i canali di comunicazione interrotti dal conflitto, lontano da una logica che vuole sempre un vincitore e un perdente. Ponendosi in una posizione neutrale, il mediatore non giudica l’adeguatezza delle proposte dei genitori e non fornisce la risposta ai problemi, ma si limita a favorire forme di collaborazione stimolando i partner nell’esplorazione di soluzioni innovative e personalizzate.
I genitori sono incoraggiati dal mediatore ad elaborare in prima persona gli accordi che meglio rispondano ai bisogni di tutti i membri della famiglia, con particolare riguardo all’interesse dei figli.
La Mediazione si pone l'obiettivo di rendere la coppia protagonista e responsabile nella gestione del conflitto in un'ottica di continuità genitoriale.
Intraprendere un percorso di mediazione è utile in tutte le fasi del percorso di separazione e divorzio poiché si adatta alle diverse tipologie di coppie, come ad esempio le coppie in crisi dove uno dei due coniugi è deciso a separarsi mentre l’altro no, oppure coppie separate di fatto con problematiche legate all’affidamento dei figli e/o al versamento degli alimenti. Il conduttore La mediazione familiare può essere esercitata all'interno di istituzioni pubbliche e private e attraverso l'attività libero professionale.
Il mio sogno familiare
Spesso mi viene in sogno bizzarra e penetrante
Una donna mai vista, che amo e che mi ama,
Che con lo stesso nome si chiama e non si chiama
Diversa e uguale m'ama e sempre è confortante.
È per me confortante, e il mio cuore parlante
Per lei soltanto, ahimè! Non è più cosa grama
Per lei soltanto, in fronte del sudore la trama
Lei soltanto rinfresca, con le lacrime piante.
È bruna, bionda o rossa? Non mi è dato sapere.
Il suo nome? Ricordo che è dolce e dà piacere.
Come nomi diletti che la vita ha esiliato.
All'occhio delle statue è simile il suo sguardo,
Ed ha la voce calma, lontana, grave, il fiato
Delle voci più care spente senza riguardo.
Paul Verlaine
Alessandra M.- Messaggi : 1
Data d'iscrizione : 27.09.11
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